Twitter e SEO: come ottimizzarlo per i motori di ricerca

Nonostante Twitter non abbia l’attributo “follow” sui link che vengono inseriti dagli utenti, non significa che non si possa sfruttare questa enorme piattaforma di micro-blogging per posizionare al meglio il proprio sito web sui motori di ricerca, anche se la questione è tutt’altro che semplice e automatica.

Ogni buon blogger sa che ci sono tantissime opportunità per farsi conoscere attraverso i social network, in particolare con la rapida crescita di Twitter e Facebook. Innanzitutto dobbiamo porci una domanda banale ma con una risposta per niente scontata: Come si può sfruttare Twitter per i motori di ricerca?

Per prima cosa, una solida presenza su Twitter, interagendo a sufficienza con la comunità per indirizzare il traffico sul proprio blog in modo mai diretto. Questo è il primo passo fondamentale da fare ma di certo si può fare di più. Vediamo alcuni aspetti da considerare nella rivalutazione della propria presenza su Twitter.

Partiamo dal profilo utente. Un nome utente come “@nomeazienda” con un URL statico “twitter.com/nomeaziendaaiuta i motori di ricerca a indicizzare le informazioni in modo che i futuri feed siano accessibili e collegati in modo rapido e semplice. Allo stesso modo, il nome del profilo, il nome che compare nella gestione del profilo, stabilisce il vostro marchio. Idealmente, questi due nomi si rivolgeranno a parole chiave correlate ai propri interessi.

In secondo luogo, si dovrebbero prendere le parole-chiave più importanti e inserirle nel proprio profilo. Proprio come qualsiasi testo sul web, il profilo può essere visto dai motori di ricerca, quindi ha senso applicare le tattiche SEO a questo testo come si farebbe per qualsiasi altro post sul blog, assicurandosi di utilizzare tutti i centosessanta caratteri disponibili, e seguendo le parole chiave in rapporto al contenuto.

Twittare! Solo perché si hanno a disposizione 140 caratteri per ogni tweet, non significa che non è possibile includere alcune parole chiave per attirare l’attenzione dei motori di ricerca. Scrivete Tweets in modo da includere alcune parole chiave, in particolare nelle prime parole del tweet, può far ottenere la massima attenzione.

Infine veniamo all’aspetto cruciale: i link. Ci sono molte discussioni sul “nofollow” e Twitter, ma queste non dovrebbe scoraggiare dal tentativo di ottenere traffico e collegamenti dai motori di ricerca. Ci sono molti altri siti di terze parti che si basano sull’aggregazione dei tweets per una nicchia particolare, e questi siti possono determinare le politiche di “follow” o “nofollow. E’ molto importante utilizzare un servizio di abbreviazione URL che permette di tenere traccia delle statistiche dei propri link con redirect di tipo “301“.


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